Pesca a strascico illegale e reti abusive: qual è la verità?

Da quando i social network sono usati quotidianamente dai pescatori, ogni gruppo Facebook o ogni fan page è buona per lamentarsi delle problematiche che attanagliano il settore. Spesso questi post sono tra i più raggiunti dai commenti degli utenti.

Per la pesca da terra (spiaggia, scogliere ecc ecc) sembra che i problemi principali siano due:

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  1. Pesca a strascico illegale;
  2. Pesca con reti abusive.

Spesso le lamentele sono sicuramente sensate e argomentate, a volte prevale la poca conoscenza. Per non incappare in potenziali errori, vediamo cosa prevede la Legge a riguardo.

Innanzitutto partiamo da un articolo che norma la pesca: si tratta del DPR n° 1639 del 2 ottobre 1968 e recita all’art. 105: “E’ vietato collocare reti da posta ad una distanza inferiore a 200 metri della congiungente i punti più foranei, naturali o artificiali, delimitanti le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o di altri corsi di acqua o bacini.” Articolo importantissimo per capire dove la pesca professionale non può pescare. Negli art. 111 e 107 si spiega che le reti da traino e da circuizione sono vietate nelle acque inferiori ai 50 metri di profondità entro le 3 miglia dalla costa. In alcune regioni lo strascico è consentito con deroga già da 0,7 miglia rispettando, comunque, la batimetrica dei 50 metri.

E per le reti abusive (da posta)? Bisogna stare attenti all’art. 105 già enunciato. Qualsiasi rete posizionata nei luoghi vietati citati dall’articolo è abusiva. Poi devono essere ben segnalate e devono avere delle caratteristiche tecniche ben precise. Infatti gli art. 103 e 104 dello stesso DPR sottolineano rispettivamente come le reti da posta debbano essere segnalate attraverso galleggianti di colore giallo, distanziati fra loro non più di 200 metri. A ogni estremità dell’attrezzo vi deve essere la presenza del galleggiante accoppiato  alla bandiera, di giorno, e ai fanali, di notte.  I segnali utilizzati devono rendere la rete visibile  a distanza superiore al mezzo miglio. L’unica caratteristica tecnica della rete da posta è la grandezza della maglia: superiore ai 20 mm.

Chiusi questi due primi argomenti, ora è giusto parlare dell’argomento scottante: i pescatori professionali possono pescare da riva con le reti? La risposta è NI! Qualora si rispetti l’articolo prima detto e si peschi in periodo invernale (all’incirca da metà settembre a metà aprile) possono farlo. Viceversa, non possono. Naturalmente queste date variano da regione a regione in base alle Ordinanze balneari. In pratica, prima della bella stagione e del periodo di balneazione, ogni Capitaneria di Porto emana un’Ordinanza in cui fissa un periodo di divieto di pesca dalla spiaggia. In questo periodo la pesca professionale è severamente vietata da terra, la pesca sportiva e ricreativa o è vietata o è concessa dalle 20 alle 8 del mattino. Anche questi orari e questa decisione sono caratteristiche di ogni Capitaneria, pertanto consiglio la lettura dell’Ordinanza di pertinenza. Se avete altri dubbi non esitate a scrivere a lapescainmare12@gmail.com.