Chiarimenti FIPSAS del DPCM del 3 novembre sulle attività sportive

Il prof. Matteoli

Da pochi minuti FIPSAS ha emanato un Comunicato ufficiale sul proprio sito internet fipsas.it. Pone finalmente ulteriori chiarimenti arrivati questa mattina dal Ministero dello Sport. Tralasciando la parte iniziale del Comunicato (avete il link più sotto) dedicato esclusivamente agli agonisti, ecco di seguito tutta la sezione dedicata agli sportivi. Riprendo parola per parola dal sito della Federazione per non creare alcun tipo di dubbio.

SPORTIVI

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Per quel che riguarda, invece, l’attività sportiva in generale, la quale può essere praticata da chiunque, a prescindere dal tesseramento alla FIPSAS, si comunica che nelle zone gialle lo svolgimento della stessa non subisce ulteriori restrizioni rispetto a quanto stabilito dal DPCM del 24 Ottobre 2020, tranne che per il divieto dell’utilizzo degli spogliatoi dei centri sportivi e nel rispetto degli orari di “coprifuoco” anche per l’attività sportiva. Nelle Regioni appartenenti alla zona arancione, restano valide le disposizioni di cui sopra ad eccezione del fatto che l’attività sportiva non si potrà svolgere al di fuori del proprio Comune di residenza, salvo che per le situazioni indicate alla lettera b) comma 4 dell’Art. 2 del predetto DPCM, ovvero “per svolgere attività e usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune”. A chiarire quest’ultimo aspetto è stato il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche su sollecitazione del Presidente FIPSAS, Prof. Ugo Claudio Matteoli. Ragion per cui, un pescatore residente in un Comune nel quale non esiste alcun fiume o alcun lago, potrà uscire dal proprio Comune per andare a pescare in un fiume o in un lago di un altro Comune della medesima Regione. Oppure, tanto per fare un altro esempio, un pescatore in apnea residente in un Comune nel quale non vi è il mare, potrà uscire dal proprio Comune per andare a pescare in un Comune della medesima Regione in cui vi è il mare. Ovviamente, per effettuare i relativi spostamenti vi è l’obbligo dell’autocertificazione. Per quanto riguarda, invece, le Regioni appartenenti alla zona rossa – per le quali è previsto il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute – si fa presente che l’attività sportiva in generale, così come precisato dal suddetto Dipartimento per lo Sport, è possibile solo all’aperto, in forma individuale, con l’osservanza del distanziamento interpersonale di almeno due metri e presso aree non necessariamente ubicate in prossimità della propria abitazione. Ragion per cui, tanto per fare un esempio, un pescatore residente in un Comune nel quale vi è un fiume può tranquillamente esercitare l’attività di pesca sportiva in quel fiume, fermi restando sempre gli obblighi di non uscire dal proprio Comune e di compilare la relativa autocertificazione. Si precisa nuovamente che le disposizioni inerenti all’attività sportiva si applicano a tutti gli sportivi, siano essi tesserati FIPSAS oppure no. Resta inteso, infine, che tutto quanto sopra riportato potrebbe essere invalidato da eventuali ordinanze locali (regionali, provinciali o comunali), che, laddove ve ne fosse la necessità, potrebbero essere emesse dagli Enti territoriali allo scopo di porre delle ulteriori restrizioni.

Chiunque fosse interessato alla parte agonistica vi rimando all’articolo della Federazione: cliccate qui.

Chi volesse leggere la circolare del Ministero degli interni inviata ai Prefetti per capire le Comunicazioni poste a chi poi dovrà controllare sul Territorio, può scaricarla di seguito.

Questo articolo va a sostituire quello pubblicato precedentemente: lo trovate qui. Non lo cancello in quanto è stato aggiornato con un link di collegamento a questo ed è attualmente letto da molte persone. Quell’articolo contiene (e non l’ho cancellata per serietà) anche la mia interpretazione iniziale dopo il FAQ del Ministero dello Sport. Come potrete leggere, soprattutto per la zona arancione, la mia analisi è stata azzeccata. Quella della zona rossa, onestamente, non in toto. L’ho immaginata per alcuni aspetti più restrittiva. Senza supporti ministeriali e un dialogo politico, credo che la mia interpretazione sia andata oltre le più rosee aspettative, senza far rischiare multe agli utenti del sito.

Quindi, finalmente un po’ di chiarezza. Si ringrazia la FIPSAS. Ricordiamo a chi può andare a pescare, di guardare il nostro meteo gratuito basato su Windy.