La storia di Mario Cordasco e i suoi porta canne tra pesca sportiva, tecnologia, azienda: tutto nasce da una scintilla, l’ingegno del figlio Gianfranco.
Conoscevo da tempo i porta canne di Mario Cordasco, ma visitare la sua azienda Janco Best a Palo Del Colle (BA), entrare nel cuore della produzione e vedere come da un pezzo d’acciaio nasce un’opera d’arte non ha prezzo.
Ma la cosa che più colpisce conoscendo più a fondo Mario è ascoltare la sua storia e le motivazioni che hanno portato ai risultati raggiunti, grazie non solo ad un progetto, ma soprattutto a una storia umana, emozionante, che ha dato a questi oggetti, quasi un un’anima, un “vissuto”.
Ecco l’intervista da me realizzata, in cui Mario racconta la sua vita e la storia dei suoi prodotti.
1) Come ti sei avvicinato alla pesca sportiva?
E’ stata fin da bambino la mia passione, ho iniziato a pescare all’età di 10 anni con una canna da pesca regalatami da uno zio con cui mi pescavo dalla scogliera, divertendomi tantissimo con i piccoli pesci del sotto costa.
Man mano che ho preso più confidenza ho cominciato ad approfondire tecniche più avanzate cercando pesci più grandi, dedicandomi anche all’apnea. Poi come spesso accade, ho sentito l’esigenza di allontanarmi dal sotto costa e alla maggiore età, quando ho avuto la possibilità, ho acquistato il mio primo gommoncino usato con un sei cavalli che spesso mi lasciava in mare.
Quindi ho finalmente cominciato a prendere il largo sondando spot di pesca sempre migliori e così sono passato ad un gommone più grande, spingendomi sempre più al largo per poi arrivare ad una barca di 38 piedi.
2) Quando hai deciso di costruire i porta canne? Racconta la tua storia.
Io facevo tutt’altro mestiere, sempre nel settore della meccanica di precisione e sistemi di automazione con aziende importanti, anche multinazionali, ma continuando a coltivare la passione della pesca ogni volta che potevo, condividendola con grande gioia con mio figlio, che si è subito appassionato e con cui abbiamo iniziato ad inventarci e costruire grazie anche al suo ingegno, un prodotto per soddisfare le nostre esigenze, nato per non essere commercializzato. Questi porta canne che utilizzavamo solo in privato, sono subito saltati agli occhi degli altri pescatori, hanno cominciato a chiederne la provenienza e come procurarseli.
Poi però la vita non è stata molto clemente con la mia famiglia e una brutta malattia si è portata via mio figlio, una terribile mazzata che ha segnato tutta la mia vita. Nel frattempo, siccome per seguire la malattia di mio figlio, avevo trascurato anche la situazione lavorativa ho dovuto lasciare il lavoro che è diventato sempre più saltuario con conseguenti ripercussioni anche finanziarie ecc. Avrei dato la mia vita per salvare quella di mio figlio, ma questo non è stato possibile e allora ho pensato di fare qualche cosa in suo onore e di dedicargli il progetto che insieme avevamo iniziato: così è nata la Janco Best (deriva dal suo nome che era Gianfranco, quindi Gianco).
E così sono nati questi “gioielli”, porta canne che pian piano sono stati apprezzati in Italia e all’estero e nonostante tante altre vicissitudini negative, sono caparbiamente andato avanti da solo dedicando tutte le mia energie affinchè questo prodotto diventasse un prodotto di elitè e rappresentasse la bellezza del made in Italy, per colmare in parte questo immenso dolore ricordando mio figlio, perché creato con lui, che già a 18 anni eccelleva in tutto quello che faceva ed era pilota aeronautico e studente in ingegneria meccanica: è andato in cielo in 6 mesi.
I miei prodotti hanno avuto talmente successo che qualcuno ha tentato di copiarli, ma io credo che il mio prodotto sia difficile da imitare perché dietro c’è un investimento, in attrezzature sofisticate, tecnologia e progettazione, versatilità, ma soprattutto un’anima, una storia e si rinnova anche nell’estetica, con possibilità di colorazioni personalizzabili, è nato con un tipo di aggancio poi ne è uscito un altro ed è adatto e modulabile per diverse tecniche di pesca.
Poi novità 2024, ho rinnovato il volantino per renderlo più funzionale e pratico. I riscontri positivi, eccezionali che ho ogni giorno mi spingono ad andare avanti e io sono ancora qua, e lo sarò fino a quando ne avrò la forza.