Ogni anno da circa metà aprile o i primi di maggio tutte le Capitanerie di Porto emanano un’ordinanza per la tutela dei bagnanti. Così si entra nel periodo più difficile della pesca da terra. Tutte le spiagge e le coste rocciose accessibili saranno interessate dall’ordinanza affinché si garantisca la balneazione in sicurezza. Al contrario, i pescatori si troveranno fortemente limitati nell’azione di pesca. La pesca sarà vietata durante il giorno; pochissimi saranno i tratti non regolamentati e spesso sono tali in quanto impervi e difficilmente accessibili. Naturalmente gli orari esatti dipendono da zona a zona. In alcuni casi l’orario vietato va dalle h. 7 alle h.19, in alcuni dalle h. 8 alle 19:30. Diciamo che in linea generale l’orario “incriminato” va dalle h. 7 fino alle h. 20. Purtroppo ogni tratto di spiaggia è di competenza di una Capitaneria e l’orario varia: tutte le ordinanze magari saranno simili ma comunque con periodi e orari di balneazioni differenti in base alla posizione geografica. Per questo è consigliabile che ogni pescatore vada a leggere l’ordinanza locale. Si trova sul sito internet di ogni Capitaneria. Infatti, a volte, si impongono più limitazioni: periodo, orario e attrezzatura. Addirittura in alcuni casi estremi, parliamo almeno delle zone ad alta densità turistica, la pesca durante la valenza dell’ordinanza è vietata 24 h su 24. Un esempio tipico di questo caso è l’ordinanza n° 37/2018 della CP di Gallipoli. Leggendo l’articolo 8 si noteranno tre puntualizzazioni:
- L’esercizio di qualsiasi tipo di pesca è vietato nella fascia di mare riservato alla balneazione, interessato da impianti turistico – balneari, nel periodo di attività degli stessi.
- E’ altresì vietata qualsiasi attività di pesca nelle spiagge libere in cui si svolge la balneazione.
- Durante la balneazione, nella fascia oraria prevista per l’apertura delle strutture balneari è vietata la pesca con canna dalla spiaggia in quanto incompatibile con la predetta attività di balneazione
Avete capito bene: nel tratto di spiaggia adibito a balneazione della Capitaneria gallipolina la pesca è vietata dove vige un’attività turistica. Ma il secondo punto conferma che in tutte le spiagge libere di competenza si applica lo stesso provvedimento: niente pesca. Poiché spesso le multe sono salate come l’acqua del mare, il mio consiglio è di informarsi sempre presso la CP, a maggior ragione se si è turisti e non si conosce la zona. E questo non è l’unico caso.
Spesso in questo periodo i pescatori dirottano verso il porto pur di esercitare la propria passione. Normalmente la pesca in porto sarebbe vietata. Ma anche qui ci sono potenzialmente tre possibilità, tutto dipende dal Porto. Il caso in cui appunto, come già spiegato, è vietata 24 h su 24 ogni giorno dell’anno. Il caso in cui vi sia un tacito consenso , per ultimo il caso in cui si possa pescare sui costoni finali o esterni della diga. Anche in questo caso, per non incappare in pesanti sanzioni conviene sempre informarsi dagli organi di controllo del Porto.