Gli scarti del tonno rosso? In Liguria vengono valorizzati dal progetto We Sea

Come riutilizzare gli scarti del tonno rosso? Ce lo spiega il progetto We Sea

L’azienda ligure Mare Aperto, del gruppo spagnolo Jealsa, gruppo tra i più importanti produttori di conserve ittiche, ha ideato un progetto che prevede la valorizzazione al 100% della materia prima nel processo di produzione.

Grazie al progetto “We Sea” infatti, circa la metà della materia prima confluisce in prodotti destinati ad uso alimentare umano e pet food, mentre circa un terzo viene trasformata in farina e olio di pesce.

ADV

Il 20% rimanente viene utilizzato per il settore farmaceutico e cosmetico, sfruttando principi attivi come l’Omega 3 e il collagene, presenti in abbondante quantità negli scarti del tonno rosso. In questo modo la parte inutilizzata vede una drastica riduzione andando costituire prodotti di cosmesi o nutraceutici, permettendo così un pieno utilizzo delle risorse marine.

Le 450.000 tonnellate di scarti di lavorazione annuali, vengono quindi riutilizzate, e destinate alla creazione di diversi generi di prodotti.

Il processo prevede un’attenta analisi delle varie parti del tonno, seguendo un’attività di biovalorizzazione che porta alla creazione di altro materiale di valore.

FONTE testo e foto: sole24ore

Lo stabilimento di Mare Aperto in Liguria